15 Settembre 2001

Immagini di un maestro: Enzo Faraoni

“Pittore antimanieristico per eccellenza ha sempre evitato una pittura che sfiorasse la decorazione ed ha sempre cercato una intelligente partecipazione al fervore della vita, alle tensioni gravitanti intorno all’esistenza dell’uomo. Il suo realismo (termine improprio riferito alla sua pittura) coincide solo idealmente con la costante e diretta scoperta della realtà, mai rivisitata specularmente ma sempre reinventata attraverso una partecipazione vibratile ai suoi moti e ai suoi interiori significati. Non l’ha mai filtrata – la realtà – attraverso la visione di altri e nemmeno ha dato molta importanza a quell’abilità della mano che non attingesse alla fonte della poesia.

Come non ha mai ripetuto stilemi e canoni che fossero già compresi nel repertorio di altri: la sua asprezza coloristica e la genialità del segno scaturiscono sempre da un suo mondo singolarissimo e autentico.

L’amicizia con Rosai fu determinante per la formazione di un suo modo di interpretazione, serio e dolente, delle cose della vita, tanto da mantenere viva ed integra la sua passione per la verità del dipingere e la schiettezza morale attraverso cui leggere il mondo.

A ciò – cioè a questa visione attenta e affettuosamente partecipata alla vita dell’uomo e della natura – Faraoni è sempre rimasto fedele, rivelando, tra l’altro, una grande simpatia per l’espressionismo tedesco, a differenza di Rosai. E ancora oggi, rileggendo la sua opera, si avverte e si apprezza l’irruenza spontaneistica e drammatica – anche nel ritratto più semplice – tipica di quella poetica …

Dino Carlesi

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